Cosa sono?
Quadri, fumetti, illustrazioni, adesivi, stampe…?
Sono un po’ di tutto e un po’ niente di questo
le opere dell’artista statunitense Tara McPherson
che il prossimo 4 luglio 2009 presenterà il suo libro
European Lost Constellations
& Gamma Mutant Space Friends ,
ne autograferà le copie e sarà possibile
vedere un nuovo (mini) set di opere,
alla Dorothy Circus Gallery di Roma di cui
avevamo annunciato
l’apertura quasi due anni fa in un altro post e che può
essere considerata la sede italiana
del movimento Lowbrow.
Un’occasione unica per incontrare quest’artista,
ormai una star dell’arte contemporanea,
perché questa è l’unica data italiana in
occasione del suo tour promozionale europeo.
I lavori di Tara McPherson possono essere
tranquillamente inseriti nel filone della pop art
ed entrano di diritto nella strada aperta da Roy Lichtenstein,
il maestro dello stereotipo e del suo smascheramento:
il disegno, e il fumetto in questo caso
, una volta decontestualizzato,
o ricontestualizzato, acquista
un suo status artistico inequivocabile
(e qui il maestro Duchamp non è estraneo al fenomeno!).
Le opere di Tara però a un certo punto deviano,
prendono strade laterali, ritornano indietro,
si rifanno oggetto popolare, di consumo.
Una scorsa al sito di Tara e ci rendiamo facilmente
conto della quantità di diverse forme che prendono le sue opere:
quadri a olio, illustrazioni, disegni, stampe, poster,
sculture, giocattoli, adesivi da telefonino e da laptop,
libri e segnalibri.
Il merchandising si fonde con l’arte e divengono inseparabili.
Segno dei tempi, propagazione estrema
dell’arte contaminata dal mercato e viceversa.
Come una Hello Kitty al contrario
che prima di diventare gadget è stata una “venere”
botticelliana, quasi che l’opera voglia abbassarsi,
sprofondare nel reale pur restando al livello di sogno.
Perché le opere di Tara Mcpherson sono sogni,
alcuni belli, alcuni brutti,
ma sempre al limite del surreale,
Lowbrow Art insomma, arte che non
si colloca né in basso né in alto, ma dappertutto.
Ragazze lisce, tonde, quasi stilizzate eppure
dallo sguardo eloquente e dalle forme vagamente sensuali:
al posto del petto però hanno un buco,
un vuoto a forma di cuore dal quale si vede lo sfondo.
Ragazze senza cuore che vivono, sopravvivono o muoiono.
Ragazze che escono da un lago di ghiaccio.
Ragazze apparentemente romantiche
che però non stupirebbe se avessero
dei canini soprasviluppati.
Bambine terribili con oggetti
che spuntano dai loro capelli.
Mostruosette palline, apparentemente
innocue sculture-giocattolo,
ci guardano stupite con il loro unico occhio.
Coniglietti minatori viaggiano nello spazio
(il mio desktop, me lo sono scaricato da qui)
alla ricerca di cosa?
Le opere di Tara McPherson si possono vedere
sul suo sito ufficiale munito anche di blog.
Si può seguire il suo lavoro anche su MySpace,
diventarne fan su Facebook e seguire i suoi spostamenti
e pensieri istantanei su Twitter.
By roberto balò