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venerdì, aprile 30, 2010

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Convegno Dilit 2010…



il primo giorno…



Autore articolo: porfido

mercoledì, aprile 14, 2010

STRA(n)ITALIANO – Seminario di perfezionamento a Palermo


La Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo organizza la prima edizione del Seminario di perfezionamento per Docenti di lingua e cultura italiana all’estero

STRA(n)ITALIANO

(dal nome della rivista murale della Scuola)

Il Seminario si terrà a Palermo dal 3 al 9 maggio 2010 ed è rivolto a Docenti di Italiano come lingua straniera che operano all’estero.
Per inaugurare l’iniziativa, la Scuola mette a disposizione alcune Borse di studio a copertura totale delle lezioni seminariali. Il vitto, l’alloggio (presso una Residenza Universitaria) e il viaggio restano a carico dei partecipanti. Gli interessati devono inviare una mail all’indirizzo scuolaitalianostranieri@unipa.it specificando nell’oggetto: Seminario
STRA(n)ITALIANO.

Si fa presente che la Scuola assegnerà le Borse prioritariamente a Docenti operanti all’estero presso Dipartimenti di Italiano di Università pubbliche o private, Centri di Lingua e Cultura italiana o equivalenti, che siano particolarmente interessati a promuovere progetti di mobilità internazionale fra i propri studenti.

Programma:

*Lunedì 3 maggio*
Ore 15.00, Accoglienza e presentazioni
Ore 18:00, Cocktail di benvenuto
**
*Martedì 4 maggio: *Alcune proposte concrete per rendere l’insegnamento più comunicativo e ludico*
Ore 9:00, Christopher Humphris, responsabile formazione DiLIt (Divulgazione
Lingua Italiana), Roma
*Esperimenti pratici video-ripresi in classi di studenti adulti*
Ore 13:00, Pausa pranzo
Ore 15:00, Christopher Humphris
**
*Mercoledì 5 maggio*
Ore 9:00, Christopher Humphris
Ore 13:00, Pausa pranzo
Ore 15:00, Christopher Humphris
**
*Giovedì 6 maggio: *L’italiano in movimento: fra repertorio e grammatica*
Ore 9:00, Mari D’Agostino e Giuseppe Paternostro, Università di Palermo
*L’Italia, le Italie: dinamiche linguistiche e sociali*
Luisa Amenta, Luisa Brucale, Egle Mocciaro, Università di Palermo
*Fra morfosintassi e lessico: mutamenti in atto nel sistema linguistico*
Ore 13:00, Pausa pranzo
Ore 15:00, Visita guidata della città di Palermo
**
*Venerdì 7 maggio* *L’Italia e gli italiani, la lingua e la cultura attraverso i libri di testo*
Ore 9:00, *Incontro con gli editori e novità nel settore della didattica dell’italiano L2/LS*
Ore 13:00, Pausa pranzo
Ore 15:00, *Esperienze in Italia, esperienze all’estero: workshop*
Coordina Tindara Ignazzitto, Scuola di Lingua italiana per Stranieri, Università di Palermo
**
*Sabato 8 maggio: *Tradurre la letteratura italiana contemporanea*
Ore 9:00, *In occasione della pubblicazione della traduzione in spagnolo di “Palermo è una cipolla” dello scrittore palermitano Roberto Alajmo*
Matteo Di Gesù e Marina Castiglione, Università di Palermo
Roberto Alajmo, giornalista e autore
Gastón Sebastián M. Gallo, editore Ediciones Simurg, Argentina
Ore 13:00, Pausa pranzo
Pomeriggio libero
**
*Domenica 9 maggio: *Gita: Segesta, Erice e le saline di Trapani*

Tindara Ignazzitto
+393397458087
Lingua italiana per stranieri (L2)
www.itastra.unipa.it
Intercultura/Cultura della pace

Autore articolo: porfido

Convegno Dilit 2010





.

E’ stato annunciato il titolo del convegno Dilit 2010:

L’ecologia dell’apprendimento linguistico.

Invitato illustre (anzi, illustrissimo!) di questo convegno sarà il Prof. Leo Van Lier.

Qui la pagina, in aggiornemanto, del convegno.

Autore articolo: porfido

Era melio prima che no si scriveva o e melio adeso che si scrive sbaliato?


Tutto nasce da questo articolo di Stefano Bartezzaghi.

Poi arriva il gustoso sfogo della ragazza (pseudo) bulgara. E poi, non da meno (sotto), i commenti.

Di cosa parliamo? Ma certo: della lingua degli SMS. Dove l’immaginazione lascia spazio alle certezze e tvukdb! può significare “tu voi un kilo di bote” o “ti volio (a) un kilometro da Bari” (il mio preferito) o anche “tu voi un k da baciare”.

Punto d’arrivo (o di partenza, decidete voi) è il documento SAO KO KELLE TERRE (nuova edizione), che qui allego:

SAO KO KELLE TERRE…

Il ministero dell’Istruzione rende noto che – dopo la presa di posizione sui manuali di storia – il Governo intende proseguire nella sua azione di rinnovamento, varando la Grande riforma ortografica. Ciò riavvicinerà il popolo alla scrittura e alla lettura, eliminando quegli ostacoli di natura grammaticale, glottologica e politica che impediscono a gran parte della popolazione di scrivere sms e di leggere la schedina senza commettere errori. Detti ostacoli sono da imputarsi all’egemonia comunista che ha tenuto vigliaccamente in pugno la cultura italiana.

Articolo 1. A partire dal gennaio 2004 viene eliminata la lettera «h» dopo la «c»: inutile e fuorviante a tutti gli effetti. Il suono «ch» verrà reso con la lettera «k», già kara ai latini. La lettera «c» resterà in vigore solo nei suoni dolci, e privata della «i», ke non si kapisce mai se va messa o no.

Artikolo 2. In febbraio, la stessa sorte tokkerà alla «q», sopravvissuta nella nostra lingua solo in quanto presente nei Quaderni del carcere: libello insurrezionalista no global skritto da un galeotto nemico dello Stato. D’ora in poi si scriverà «kuesto», «kuello»: in linea kon la tradizione della lingua patria, kodifikata dall’antiko testo «sao ko kelle terre…».

Artikolo 3. Tenuto konto ke da Roma in giù non c’è italiano ke azzekki una doppia, si delibera ke, a partire dal marzo 2004, le dopie siano abolite.

Artikolo 4. Da aprile, il verbo «avere» verà sempre skrito – in kualsiasi forma – kon la letera «h» iniziale: io ho, noi habiamo, esi hano. Il provedimento si è reso necesario per evitare inkonvenienti derivati dala konfusione tra la terza persona plurale del’indikativo e una certa parte anatomika.

Artikolo 5. A magio del 2004 si separerà il suono guturale dela letera «g» da kuelo dolce, ke verà reso kon la letera «j»: letera kara ala Patria, esendo presente nei nomi di grandi personaji dela nostra cultura, kuali Julius Cesare, Julius Evola e Jo Skuilo.

Artikolo 6. A jugno gli italiani sarano pronti ad afrontare il problema del ditongo: «sc» verà sostituito kon la letera «x» (jà kara ala Patria nei nomi di Bixio e di Craxi, nel’obelisko di Axum e nele skrite inejanti al Dux ke adornano le nostre cità); «gn» farà uso dela tilde spagnola («ñ»), koncesa al presidente del Consiglio dal’amico Aznar, al kuale andrano pagate le royalities per l’utilizo di deta letera in kambio del’espulsione dala Spaña del judice Garzon; «gl» verà sostituito kon la «y», come jà in uso nei principali mezi di komunikazione di masa («kuel koyone komunista di …»).

Artikolo 7. Da luyo verà abolito il modo konjuntivo, frankamente tropo komplikato, nele aule parlamentari, per yi onorevoli deputati e senatori dela Kasa dele Libertà. In deroga, si koncede l’utilizo dela espresione «mi konsenta».

Artikolo 8. Ad agosto verà abolita la silaba «kom», ke tanti dani ha fato al paese e al mondo intero. Al suo posto si userà la silaba «imp», ke sta per «impresa»: solo arjine kontro la rivolta impunista.

Artikolo 9. Ala riapertura dele skuole, si delibererà l’abolizione deyi acenti e deyi apostrofi. D ora in poi sara kiaro ke kuotidiani tendenziosi e bujardi kuali l Unita sono di fato ilejibili.

Artikolo 10. Alo skopo di armonizare le ativita dei citadini, tenuto konto dela konfusione derivante dal uso di termini diferenti per indikare lo steso konceto, si delibera ke, in okasione del avio del kampionato di kalco 2004/05, il nome dela soceta kalcistika deve koincidere kon kuelo dela cita in kui deta skuadra ha la sede. Il impune di Bergamo sara denominato Atalanta, Ferara si kiamera Spal… Yi impuni nei kuali joka piu di una skuadra sarano divisi ekuamente a meta. In partikolare, a Milan e ja stata individuata un area dismesa dale parti dela diskarika impunale ke vera ribatezata Inter.

Artikolo 11. Prendendo spunto dala brilante soluzione del problema Fiat indicata a suo tempo dal presidente del Konsiyo, a novembre entrera in vigore la ridenominazione deyi enti, dele industrie e dele dite perdenti, ke asumerano il nome dele konkorenti piu prestijose seguito dala parola «Junior». Oltre a «Ferari Jr», si dovra parlare di «Mediaset Jr» per la Rai e di «Polo Jr» per l Ulivo. Bush Jr non kambia.

Artikolo 12. Vera portato a termine il “programa dele tre i”, denominando «inglese» la nuova lingua kosi deliberata. Dal 31 dicembre 2004, kuindi, tuti yi italiani parlerano inglese.

Leje aprovata, in Lazio, dal presidente del Konsiyo Berluskoni, dal presidente del Konsiyo Jr Berluskoni Jr e dal presidente del Konsiyo Jr Jr Berluskoni Jr Jr.

Kuanto ai fondi per garantire l atuazione dela leje, non e stato posibile reperirli a kausa del buko laxatoci dal precedente governo e ke kontinua inspiegabilmente a ingrandirsi kon valore retroativo! Viene kosi istituita una tasa, ke potrete konkordare kon l operatore Fininvest di fiduca.

(Giuliano Garuti, 4 gennaio 2004)

Autore articolo: porfido

Imparare una lingua per Christian Puren


Imparare una lingua vuol dire confrontarsi costantemente con la contraddizione, la variabilità (pensiamo ai concetti di interlingua e intercultura).

Il campo dell’apprendimento di una linguacultura straniera, in quanto campo complesso, obbliga a un avvicinamento alla complessità della vita e della società reale; secondo me è un buon “allenamento” alla complessità della vita quotidiana nelle imprese e nella società.

Christian Puren

Tratto da: “La prospettiva “co-culturale” e “co-azionale” nella glottodidattica complessa. A colloquio con Christian Puren”, Intervista di Manuela Derosas, in Bollettino Itals Febbraio २००९


Autore articolo: porfido


venerdì, aprile 09, 2010

Corso di formazione: “Gli italiani e il mare”.


Ci scrive Annamara Montesi, responsabile dei corsi di italiano per stranieri presso il Comitato Dante Alighieri di Mondavio (PU) Italia, per rendere nota la disponibilità di un corso di formazione per insegnanti di italiano L2/LS dal titolo “Gli italiani e il mare”, che si terrà a Mondavio l’ultima settimana di luglio: dal 26 al 31 luglio 2010. Il corso è gratuito “per chi, essendo interessato a organizzare soggiorni-studio, non ha partecipato a corsi organizzati dal Comitato e non ha accompagnato gruppi a Mondavio”.

Di seguito maggiori informazioni.

Cari colleghi e colleghe,
dopo il successo del corso dello scorso anno, il Comitato Dante Alighieri è lieto di annunciare che anche quest’anno sono aperte le iscrizioni al corso di aggiornamneto gratuito per docenti di italiano L2/LS “Gli italiani e il mare” che si terrà a Mondavio l’ultima settimana di luglio: dal 26 al 31 luglio 2010.
Il corso di aggiornamento prevede un percorso didattico all’insegna del mare attraverso la lingua, letteratura, la musica, la civiltà e il cinema italiani. Le lezioni si propongono di presentare un’ampia gamma di materiali autentici didattizzati che potranno essere un utile supporto nell’insegnamento della lingua italiana a stranieri. Lavorando su testi letterari e poetici, su immagini e filmati, su cortometraggi e spezzoni di film celebri, su pubblicità e canzoni, si potranno ricavare utili suggerimenti per lezioni di italiano dove l’insegnamento della lingua si lega strettamente alla cultura del nostro Bel Paese.

Per maggiori informazioni e dettagli sul corso e sul programma vi preghiamo di consulare il nostro sito:

http://www.scuoladantealighieri.it/masterit.htm

Dott.ssa Annamara Montesi


Autore articolo: porfido

Eccoci, noi ci saremmo


Io mi chiedo: perché non ci vedono?

Copio e incollo dal sito www.studenti.com

26 settembre 2005
Milano-Stranieri, l’appello dei professori: “Dateci insegnanti di sostegno”

Il caso di via Quaranta riapre la vecchia ferita dell´integrazione degli alunni stranieri nelle scuole pubbliche. Annoso problema, in una città in cui gli studenti di cittadinanza non italiana stanno raggiungendo quota 500 mila, con un incremento negli ultimi 4 anni del 4 per cento. «È arrivato il momento che Milano affronti seriamente il problema degli studenti stranieri – accusano gli insegnanti e i genitori di Rete Scuole -. Non è più un´emergenza ma è una realtà quotidiana». Fatta di bambini di ogni nazionalità che si presentano nelle classi senza parlare una parola di italiano, di interpreti improvvisati, spesso reclutati fra i compagni più grandi che provengono dagli stessi paesi, di programmi individuali per aiutare i nuovi arrivati a mettersi in pari con il resto della classe.

Una realtà spesso difficile da affrontare. Specialmente in quelle scuole dove la percentuale di studenti non italiani sale dal 7 per cento di media al 20-25%. In una città dove, su 482mila stranieri che frequentano gli istituti pubblici ci sono solo 50 mediatori linguistici. «Una cifra insufficiente – spiega Wolfango Pirelli, segretario regionale della Cgil scuola -. Solo tre anni fa in Lombardia ce n´erano quasi 500, ora ne sono rimasti solo 280, di cui 130 in organico e 150 per le emergenze». «Occorre un investimento maggiore – dice Patrizia Quartieri di Rete Scuole – per l´accoglienza dei bambini e delle famiglie. Bisognerebbe inserire i mediatori linguisti e i traduttori negli organici fissi delle scuole così come si fa per il sostegno agli alunni disabili». Per quanto riguarda l´inserimento dei ragazzini delle medie che da via Quaranta lunedì prossimo passeranno nelle scuole italiane, però, il direttore scolastico regionale Mario Dutto garantisce che ci sarà un programma ad hoc.

«È un inserimento molto impegnativo – spiega -. Pertanto metteremo a disposizione delle risorse aggiuntive per aiutare le scuole utilizzando parte dei 150 posti messi a disposizione per i casi di emergenza. Siamo anche disponibili a offrire i nostri istituti al pomeriggio se avranno bisogno di spazi per le lezioni private per la preparazione agli esami egiziani». Nonostante però già 73 bambini sono stati iscritti nelle nostre scuola, in via Quaranta prosegue la protesta degli altri genitori. Che oggi potrebbe inasprirsi con la presenza dei militanti della Lega Nord che distribuiranno vocabolari di italiano-milanese e libri di Oriana Fallaci. Per evitare lo scontro ci saranno anche i Verdi, Rifondazione Comunista e alcuni esponenti di Rete Scuole

RASSEGNA STAMPA
FONTE: www.flcgil.it

lunedì, 26 settembre 2005

Una precisazione




Vorrei entrare nel merito dell’ultimo articolo postato.


Si scrive:

“Occorre un investimento maggiore – dice Patrizia Quartieri di Rete Scuole – per l´accoglienza dei bambini e delle famiglie. Bisognerebbe inserire i mediatori linguisti e i traduttori negli organici fissi delle scuole così come si fa per il sostegno agli alunni disabili». Per quanto riguarda l´inserimento dei ragazzini delle medie che da via Quaranta lunedì prossimo passeranno nelle scuole italiane, però, il direttore scolastico regionale Mario Dutto garantisce che ci sarà un programma ad hoc”.

Associare alla parola straniero la situazione di disabilità è questione che mi trova in totale disaccordo. Il disabile è persona che va aiutata a trovare strumenti per convivere nella realtà con il suo handicap. In sostanza è la realtà stessa che va modificata per far sì che non intralci il suo “modo di procedere”.
Vedere lo straniero in quest’ottica procura una pericolosa miopia. E infatti nell’intervista si parla di “traduttori” e “mediatori linguistici”, figure quantomai inutili se si vuole promuovere ciò che è possibile: l’integrazione a pieno titolo del bambino o ragazzo straniero nella scuola italiana.

Bisogna promuovere la conoscenza, non dare stampelle. Bisogna fornire maestri e professori di strumenti per far sì che ogni insegnante sia contento di avere stranieri. Bisogna formare i nuovi e i vecchi insegnanti all’intercultura, alle dinamiche acquisizionali, alla glottodidattica.

La scuola deve puntare in alto in questa sfida. Stiamo diventando anche noi una società multietnica e, nonostante la reazione della monocultura monolitica e inattaccabile, multiculturale. Essere pronti a fronteggiare questa situazione è uno degli obiettivi primari della scuola. Utopia? Forse. Resta il fatto che uno straniero non è un disabile e un disabile non è uno straniero. Il mio caro amico Max ha bisogno di ascensori e porte abbastanza larghe per poter fare lezione. Non è in quest’ottica che si aiuta Amina ad affrontare la scuola italiana.


il due blog

mercoledì, 28 settembre 2005

La Lega dell’emarginazione


venerdì, 30 settembre 2005

MILANO – Istituire classi di inserimento temporaneo che accolgano gli studenti stranieri «all’atto del primo ingresso nella scuola italiana dell’obbligo». Lo prevede una proposta di legge targata Lega, messa a punto dal presidente dei deputati del Carroccio Andrea Gibelli e illustrata in una conferenza stampa a Montecitorio. «Si tratta- ha spiegato Gibelli- di una legge di principio che ha l’ambizione di azzerare le differenze. È fatta quindi di un solo articolo che prevede test di ingresso e programmi dedicati che consentono di superare il gap».

LA PROPOSTA – Partendo dalla considerazione che i bambini stranieri, secondo i dati forniti dal ministero (relativi al 2003/2004) sono il 3,5% del totale della popolazione scolastica e prendendo ad esempio la Germania a cui la Lega dice di volersi ispirare, Gibelli propone un modello di integrazione il cui obiettivo è «soprattutto quello di non penalizzare i nostri bambini» e cita il caso di una scuola di Brescia dove «su 25 alunni, 18 erano extracomunitari, e in questi casi il programma ministeriale diventa una chimera». Non solo, lo stesso modello di integrazione firmato Lega ha il vantaggio – spiega ancora Gibelli- «di togliere ogni alibi a quegli extracomunitari che dicono di non volere iscrivere nelle nostre scuole i figli», con la scusa che non conoscono la lingua, quando la verità – fa capire Gibelli – «è che non vogliono integrarsi».

COSA PREVEDE – La scuola di inserimento dovrebbe durare due anni e i bambini poi dovrebbero essere reinseriti al terzo anno della scuola italiana. Il primo articolo del provvedimento stabilisce infatti che «l’accesso alla scuola italiana da parte di studenti stranieri sia subordinato al superamento di test e prove, disciplinati dalle Regioni, che valutino la conoscenza della lingua italiana e dei principali fondamenti delle discipline proposte». Gli studenti che non superano il test dovranno frequentare dei corsi «speciali» della durata di due anni per imparare la lingua italiana ma anche «gli insegnamenti che fanno parte dei programmi ministeriali». Sui dettagli comunque si può discutere, dicono i leghisti, fermi restando i principi ispiratori della nuova proposta, primo fra tutti, l’esigenza di «non rallentare l’apprendimento dei nostri bambini».

29 settembre 2005 FONTE: www.corriere.it


venerdì, 30 settembre 2005

16. Conosci un po’ le parole dell’italiano?


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Livello B1

Completa il testo scegliendo la parola adatta:

birra – caffè – chiavi – dentifricio


– pasta – sigarette – tonno - zucchero



a. una bustina di


b. un piatto di


c. un mazzo di


d. una scatoletta di


e. una tazzina di


f. un boccale di


g. un tubetto di


h. una stecca di



15. Conosci le preposizioni?



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Livello B1

Inserisci le preposizioni, semplici o articolate,


mancanti. Dove è necessario,

aggiungi l'articolo.

Esempio: Antonio va in ufficio.



a. Torno casa mezzanotte.


b. solito lavora fino tardi.


c. Quando parti Stati Uniti?


d. Finalmente comincio capire!


e. Ci vediamo 7 davanti

bar.


f. Abitiamo Italia, Roma.


g. Maria più tardi andrà libreria.


h. La Segreteria è aperta

9 18.


giovedì, aprile 08, 2010

14. Conosci i numerali ordinali?



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Livello B1


Completa le frasi scrivendo i numerali ordinali

tra parentesi:



Esempio: Maria abita al (6°) sesto piano.



a. Non ho capito la (13ª) frase.


b. È la (5ª) volta che telefono!


c. Per arrivare al cinema Antares devi girare alla

(1ª) strada a sinistra.


d. La Segreteria si trova al (2°) piano.


e. Domani festeggeremo il nostro (25°)

anniversario di matrimonio.


f. I biglietti erano quasi esauriti,

ho trovato soltanto due posti in (7ª) fila.


g. In occasione dell’(80°) Giro d’Italia,

è previsto l’arrivo di numerose autorità.


h. Carlo è il (9°) di dodici fratelli.


13. Conosci gli aggettivi e i pronomi indefiniti?


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Livello B1



Completa le frasi scegliendo l’aggettivo

o il pronome indefinito adatto



Esempio: Qualche giorno fa ho incontrato Mario.


(qualche / qualcuno / qualcosa)



a. di voi conosce il tedesco?

(qualcuno / qualche / niente)


b. C’è che posso fare per voi?

(nessuno / qualcosa / qualche)


c. Ho aspettato un’ora ma non è arrivato

(qualche / poco / nessuno)


d. Conosci ragazzo americano?

(qualcuno / qualche / nessuno)


e. esercizi sono facili mentre altri sono difficili!

(qualche / alcuni / niente)


f. Non ho più da dirti!

(nessuno / niente / qualcuno)


g. Se mangi pasta, ingrassi!

(qualcuna / nulla / troppa)


h. Ho letto pagine del libro.

È molto bello.

(qualche / niente / alcune)


12. Conosci gli avverbi interrogativi?

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Livello B1



Completa le domande con l’avverbio interrogativo


adatto (come, dove, quando, quanto, perché):




Esempio: - Come stai? - Bene, grazie.



a. - vai? - A scuola.


b. - parti per le vacanze?


- Sabato prossimo.


c. - studi l’italiano?


- Per motivi di lavoro.


d. - costa quel libro?

- Trenta euro.


e. - va? – Molto bene, e tu?


f. - hai messo il libro? - Sul tavolo.


g. - finisce il corso? - Tra un mese.


h. - sei così felice?

- Ho superato l’esame!



11. Conosci gli aggettivi e i pronomi interrogativi?

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Livello B1

Completa le frasi scegliendo l’aggettivo

o il pronome interrogativo adatto:



Esempio: Quanti esercizi hai fatto?

(chi / quanti / cosa)



a. cantanti preferisci?


b. A regali quei fiori?


c. Sai musica ascolta Mario?


d. piatti hai rotto?


e. ha dipinto quel quadro?


f. Sapete figlie ha Mario?


g. pensi degli italiani?


h. Mi puoi dire anni hai?


comming soon

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