Studentessa muore a sedici anni dopo arresto cardiaco |
Ieri avrebbe dovuto compiere sedici anni, Silvia Acheri, la studentessa del liceo classico 'Dettori' di Cagliari, di cui oggi, a un giorno dalla sua morte, resta soltanto il ricordo e un grande gesto dei genitori, che hanno deciso di donarne gli organi, felici di regalare una speranza a chi lotta continuamente tra la vita e la morte. La morte della ragazza è arrivata all'improvviso dopo l'ora di educazione fisica.
Silvia si stava allenando, quando, colta da un attacco cardiaco, è stata soccorsa dalla sua insegnante, che, chiamando subito dopo il 118, ne ha permesso la rianimazione. Tutto questo, però, non è servito a nulla: la studentessa è morta ieri mattina nel reparto di Rianimazione del 'Brotzu', dopo una lotta contro la morte che quasi tutti i giornali hanno definito 'disperata'.
Aveva presentato regolare certificato medico all'istituto scolastico; per di più, era una velista: un addio del genere, perciò, ha spiazzato proprio tutti, anche i medici, che, dopo una diagnosi accuratissima, hanno accertato che quella di Silvia Acheri era una difficilmente individuabile sindrome di Brugada. Uno dei pochi casi in cui nessuno ha colpe...
Silvia si stava allenando, quando, colta da un attacco cardiaco, è stata soccorsa dalla sua insegnante, che, chiamando subito dopo il 118, ne ha permesso la rianimazione. Tutto questo, però, non è servito a nulla: la studentessa è morta ieri mattina nel reparto di Rianimazione del 'Brotzu', dopo una lotta contro la morte che quasi tutti i giornali hanno definito 'disperata'.
Aveva presentato regolare certificato medico all'istituto scolastico; per di più, era una velista: un addio del genere, perciò, ha spiazzato proprio tutti, anche i medici, che, dopo una diagnosi accuratissima, hanno accertato che quella di Silvia Acheri era una difficilmente individuabile sindrome di Brugada. Uno dei pochi casi in cui nessuno ha colpe...
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