giovedì, ottobre 06, 2011

L’interiezione


Cari lettori e care lettrici di blog, a volte, per comunicare, non abbiamo bisogno solo di parole, ma anche di espressioni che hanno la capacità di esprimere in maniera diretta una reazione improvvisa dell’animo, ed è per questo che utilizziamo l’interiezione.

Vediamo insieme di che cosa si tratta.

Buona lettura!

Prof. Anna

L’interiezione è una parte invaribile del discorso, usata per esprimere un’emozione (gioia, dolore, sorpresa, sdegno, paura) o per formulare un ordine, un saluto, un richiamo.

A differenza delle altre parti del discorso, l’interiezione non ha legami sintattici con le parole che la precedono e la seguono.

Grazie alla loro immediatezza comunicativa le interiezioni sono tipiche della lingua parlata, dove possono assumere, a seconda dell’intonazione e del contesto nel quale vengono utilizzate, molteplici significati, per lo stesso motivo l’uso delle interiezioni si addice di più ad un contesto in cui siamo liberi di esprimere la nostra soggettività, mentre è meglio ridurne l’uso in contesti formali.

Distinguiamo tra interiezioni proprie, improprie e locuzioni interiettive.

Le interiezioni proprie: si chiamano così perchè hanno soltanto questa funzione, molto spesso contengono la lettera h in posizione finale o in mezzo, che serve a evitare confusioni con altre congiunzioni (per esempio e, eh): ah!, eh!, oh!, ahi!, ehi!, ohi!, mah!, urrà!, ahimè!, ohimè!, ecc..

Le interiezioni improprie: sono dette improprie perchè in origine hanno altre funzioni (sostantivi, aggettivi, avverbi, verbi) e sono secondariamente usate con valore di interiezione, per esempio: basta! bene! bravo! coraggio! giusto! peccato! presto! via! viva! zitto!, queste espressioni agiscono sul destinatario del messaggio, altre servono per attivare la comunicazione: come?, senti!, pronto?.

Le locuzioni interiettive: sono chiamate così perchè sono formate da gruppi di parole o da vere e proprie frasi: Dio mio!, santo cielo!, ora basta!, poveri noi!, per carità!, si figuri!, mi faccia il piacere!, neanche per sogno!.

Come si può notare dagli esempi, le interiezioni sono spesso seguite dal punto eslamativo o dal punto interrogativo, per accentuare l’espressione di meraviglia, di stupore o di incredulità.

SIGNIFICATO DELLE PRINCIPALI INTERIEZIONI PROPRIE E IMPROPRIE

- ah → esprime dolore: ah, che disastro!, o sorpresa: ah, sei tu!; se ripetuta (ah! ah!) riproduce il suono di una risata;

- ahi → esprime dolore fisico o spirituale: ahi, mi sono punto con uno spillo! ahi, ahi, che brutta situazione!;

- bah → esprime perplessità, dubbio, incertezza: bah, non so cosa dirti!, può anche esprimere disgusto: bah, che schifo queste caramelle!;

- beh? → si usa per domandare perchè hai detto o fatto qualcosa;

- boh → esprime incertezza, significa "non lo so": "Di che cosa parla quel film?" "Boh!";

- eh → può esprimere un rimprovero o disapprovazione: eh no, così non va bene! o meraviglia: eh, che bella casa!

- ehi → si usa per richiamare l’attenzione: ehi, c’è nessuno in casa?, o con tono di rimprovero: ehi, come ti permetti?;

- ehm → può indicare esitazione o imbarazzo: "Ti vedo preoccupato, cos’è successo?" "Ehm, preferirei non parlarne"; oppure serve per richiamare l’attenzione: ehm, mi scusi come si arriva in stazione?;

- mah → esprime incertezza: "Ti va di andare al cinema?" "Mah, non so"; può anche esprimere amarezza o rassegnazione: mah! Non so più come comportarmi con lui!;

- magari → esprime la volontà che qualcosa avvenga: "Il prossimo fine settimana potremmo andare al mare?" "Magari!";

- mhmm → esprime dubbio, perplessità o esitazione "Potremmo andare al parco più tardi?" "Mhmm, non mi sembra il caso, sta per piovere", può anche esprimere soddisfazione per aver mangiato o all’idea di mangiare qualcosa di buono: "Ti piacciono le lasagne?" "Mhmm!";

- oh → esprime meravigia, gioia: oh, questa è proprio una bella sorpresa!, oppure dolore, sdegno: oh, che brutta storia!, può anche servire da richiamo: oh! stai attento!;

- peccato → esprime dispiacere, rammarico: "Non siamo riusciti a vedere quel film che ci avevi consigliato" "Peccato!";

- to’ → si dice porgendo qualcosa a qualcuno: to’, prendi questa borsa!, o per esprimere meraviglia: to’, guarda chi si rivede!;

- uffa → esprime noia, impazienza, fastidio: uffa, quando finisce la lezione?;

- uhm → esprime incertezza, dubbio, perplessità: uhm, la tua idea non mi convince!

Le interiezioni improprie possono esprimere un ordine (basta!, zitto!), un’esortazione (su!, coraggio!), un giudizio di apprezzamento o di biasimo (bravo!, vergogna!), un’imprecazione (accidenti!, maledizione!), un’espressione di cortesia (auguri!, congaturazioni!).

Per capire un’interiezione è molto importante conoscere il contesto comunicativo nel quale viene espressa, perchè, come avrete notato, una singola interiezione può avere significati diversi a seconda dell’intonazione con cui viene pronunciata e dal contesto in cui è inserita.

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