Benignità, Perdono
Al male fatto, prego e perdono.
Anco i migliori hanno bisogno di perdono.
Bisogna guardare alle mani e non agli occhi.
Cioè, perdonarla ai desiderii, ma guardarsi dalle male opere. Carità unge, e peccato punge.Chi non può pagare, preghi.
Chi perdona senza obliare, non perdona che per metà.
La dimenticanza è il rimedio dell'ingiuria.
La maggior gloria del vincere è perdonare al vinto.
E al contrario: Perdonare è da uomini, scordarsene è da bestie. Perché nel ricordarsene consiste la sanzione del bene e del male, e nella vita questa memoria è uno degli elementi dell'esperienza, e costituisce un criterio di direzione, ossia la prudenza. Chi più intende, più perdona--e Quando si è patito s'inclina a compatire--eÈ meglio compatire ch'esser compatiti.
Con le buone maniere tutto s'ottiene.È meglio esser amato che temuto.
Gentilezza corre la prima al perdono.
Il cane s'alletta più colle carezze che colla catena.
<Le buone parole acconciano i mali fatti.
Le buone parole non rompono i denti.
Lega più un vezzo che una collana.
Perdona a tutti, ma niente a te.
Piccola acqua fa cessar gran vento--e
Ogni acqua spegne il fuoco--eLa parola unge e la lacrima punge.
Punge l'animo di compassione.
Più vale un pan con amore, che un cappone con dolore.Qualche volta si vuol dar passata.
Dare o darla o farla passata d'una mancanza o d'uno sbaglio, vale non lo gastigare, lasciar correre per quella volta. Quando odi altrui mancamenti, chiudi la lingua fra i denti.Si pigliano più mosche in una gocciola di mèle che in un barile d'aceto--e
Una gocciola di mèle concia un mar di fiele. Tira più un filo di benevolenza che cento paia di buoi.Troppo buono, troppo minchione.
Tutti siamo figiuoli d'Adamo--e
Tutti abbiamo fatto le nostre.
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